The story of Dar Etto

Aziza, Donya e Hasna El-Mafdoul erano bambine quando hanno lasciato il Marocco per arrivare in Italia. Aziza aveva solo 8 anni, aveva gli occhi pieni di sogni e le mani già abituate al profumo delle spezie. Cresciuta in una famiglia numerosa, con cinque fratelli, la cucina non era solo una stanza della casa: era il cuore pulsante della sua infanzia.

Sua mamma, casalinga, e sua nonna Etto, hanno avuto un ruolo fondamentale: per loro le femminucce dovevano entrare in cucina subito. E così è stato. Ogni piatto era un atto d’amore, ogni ricetta un’eredità.

La sua prima vera esperienza ai fornelli è iniziata a 15 anni, durante l’alberghiero. Poi, a 18 anni, il primo lavoro. Ma quella non era una semplice carriera: era un cammino tracciato dal destino. E non era sola. Le sue sorelle hanno seguito la stessa strada: una è cuoca, l’altra pasticcera. La cucina, per le donne El-Mafdoul, è un linguaggio comune.

Nel 2018, le tre sorelle aprono il loro primo ristorante a Milano: Riyad Majorelle. Aziza è la chef, Donya la pasticcera e Hasna la cuoca. Ma il vero omaggio alla loro storia arriva nel 2024 con Dar Etto – “La casa di Etto” – dedicato alla nonna che ha trasmesso loro l’amore per la cucina. Un luogo che è molto più di un ristorante: è memoria, cultura, festa.

Da Dar Etto non si cena soltanto: si vive un’esperienza. C’è chi entra con le candele in testa, chi mangia il fuoco, chi danza tra i tavoli, tutto per sentirsi immersi nella cultura autentica di Marrakech.

Ogni piatto racconta una storia, come il suo celebre manzo in agrodolce, cotto per più di 3 ore con zafferano, curcuma, prugne immerse nell’acqua di rose e spezie che vengono essiccate e macinate con cura, secondo le antiche tradizioni.

Aziza oggi è una giovane donna che guida due ristoranti insieme alle sue sorelle, ma resta quella bambina che aiutava la nonna in cucina. La sua storia è un viaggio, un profumo che arriva da lontano, un sapore che resta nel cuore.